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ELEZIONI PARLAMENTARI GIUGNO 2023

Ulteriore crescita del KKE, che sale al 7,7%

Il 25 giugno 2023 si sono tenute in Grecia nuove elezioni parlamentari con un sistema elettorale truccato, che assegna al primo partito un premio fino a 50 seggi.

Nonostante questa legge elettorale iniqua, che accresce i dubbi nella popolazione e il fatto che molti lavoratori, a causa della stagione turistica, siano lontani dal luogo in cui esercitano il diritto di voto, il KKE ha ottenuto un nuovo aumento dei consensi in suo favore.

In particolare, ha raggiunto il 7,7% con oltre 400mila voti, eleggendo 20 deputati.

Va ricordato che nella precedente composizione del Parlamento dal 2019 al maggio 2023, il KKE aveva 15 deputati.

Particolarmente importante è l'ulteriore crescita del KKE nei quartieri popolari e operai di Atene, nel Pireo, a Salonicco e altre grandi città.

Il partito conservatore Nuova Democrazia (ND) ha ottenuto il 40,55%, il partito socialdemocratico SYRIZA ha registrato un ulteriore calo, passando al 17,84%, e il vecchio partito della socialdemocrazia PASOK l'11,85%. Il partito di estrema destra Spartans, che ha avuto il sostegno dei criminali incarcerati della formazione fascista Alba Dorata, ha ottenuto il 4,64%, seguito dai partiti nazionalisti Soluzione Greca con il 4,44% e Niki (Vittoria) con il 3,69%. Il partito di un ex dirigente di SYRIZA, denominato Plefsi Eleftherias (Corso della Libertà), ha ottenuto il 3,17%, mentre MeRA25, il partito di un altro ex dirigente di SYRIZA, ha ottenuto il 2,49% mancando la soglia del 3%.

Nello specifico, i risultati delle elezioni parlamentari del 25 giugno 2023 sono i seguenti:

 

Dichiarazione di Dimitris Koutsoumbas, Segretario Generale del Comitato Centrale del KKE, la sera delle elezioni

"Salutiamo le migliaia di elettori che hanno rinsaldato il KKE con il loro voto, le persone con cui abbiamo combattuto la battaglia per il rafforzamento elettorale del KKE in queste elezioni.

I deputati eletti dal KKE saranno dove avevano promesso di essere: al fianco dei lavoratori, delle forze popolari e dei giovani, in prima linea nelle lotte per risolvere i problemi dei lavoratori e del popolo.

Il risultato di oggi dimostra che il voto per il KKE non è di circostanza o occasionale. Dimostra l'esistenza di legami militanti nei luoghi di lavoro, nei quartieri, nei paesi, negli ospedali e negli ambulatori, nelle scuole e nelle università, nei luoghi della cultura. Questi legami sono forti e devono essere ulteriormente rafforzati.

Proseguiamo con determinazione la lotta. È fondamentale continuare a dialogare e lavorare insieme sui temi che sono all'ordine del giorno con tutti quelli che si sono avvicinati al KKE in questo periodo, a prescindere da ciò che hanno votato in queste elezioni, per lo sviluppo della lotta popolare e l'ascesa del movimento operaio.

I risultati indicano che la percentuale in nostro favore è aumentata. Più precisamente, abbiamo ottenuto il 7,7%, con centinaia di migliaia di voti. La riduzione del numero di deputati rispetto alle elezioni dello scorso maggio 2023 è dovuta alla legge truffa di Nuova Democrazia che ruba i nostri seggi in Parlamento.

Nel complesso, l'elemento positivo di questa battaglia elettorale e di questo risultato è il crescente slancio dell'influenza elettorale del Partito, nonostante il persistere di un saldo negativo nei rapporti di forza. Riteniamo che questo slancio abbia un impatto più ampio della sua espressione di voto politico e che sia manifesto nel cambiamento dei rapporti di forza nel corso degli anni, in decine di elezioni di delegati nei sindacati, nelle federazioni e nei centri di lavoro della classe operaia, degli agricoltori, dei lavoratori autonomi, degli artigiani, dei commercianti, degli scienziati, degli studenti, dei medici e degli insegnanti.

Salutiamo i quartieri popolari e operai di Atene, del Pireo, dell'Attica occidentale e orientale, di Salonicco, di Patrasso e dell'intero Paese.

Salutiamo in particolare i quartieri, le città e i paesi dove la gente ha condotto grandi e dure lotte di classe e politiche e oggi ha votato in massa per il KKE, dando al Partito a volte il 1° posto, come a Ikaria, a volte il 2° posto, come ad Aspropyrgos, e a volte il 3° posto, come in Attica, la regione più grande del Paese, e a Lesbo, dove abbiamo riconquistato il seggio parlamentare che avevamo perso a maggio.

Le giornate a venire saranno difficili per i cittadini. Il KKE, a partire da domani, metterà in pratica il suo impegno a essere in prima linea per un'opposizione popolare, militante e operaia al 100%. Il popolo greco non deve mantenere una posizione attendista o concedere un periodo di grazia; soprattutto la gran parte del popolo che ha votato a malincuore per Nuova Democrazia.

Da domani, la classe operaia e le forze popolari dovranno affrontare una nuova serie di attacchi, sullo sfondo di nuovi sviluppi e fatti:

- L'attuazione del nuovo memorandum come prerequisito per l'erogazione delle rate del Fondo di ripresa e del Patto di stabilità.

- La transizione verso una politica fiscale rigorosa, che significa essenzialmente un nuovo ciclo di tagli sociali e di austerità in nome degli avanzi primari richiesti dall'UE, per attenersi all'obiettivo di investimento.

- La possibilità di una nuova crisi finanziaria, i cui segnali d'allarme sono già presenti negli Stati Uniti e nell'UE, mentre l'economia capitalista greca sta rallentando. Questi aspetti sono evidenziati sia nelle previsioni economiche di primavera della Commissione europea sia nelle raccomandazioni della Banca di Grecia.

- Gli sviluppi della guerra imperialista in Ucraina, il perseguimento di un maggiore coinvolgimento della Grecia nei piani della NATO, nonché le conseguenze negative nelle relazioni greco-turche avviate sotto l'ombrello della NATO.

Il KKE lotterà costantemente, sia all'interno che all'esterno del Parlamento, contro tutte le proposte di legge antipopolari. Sarà la voce del popolo contro questo equilibrio negativo nel rapporto di forze.

Il KKE seguirà e parteciperà attivamente al dibattito che certamente si aprirà e agli sviluppi politici interni a seguito della grande affermazione di Nuova Democrazia, che ha la maggioranza assoluta, del notevole declino di SYRIZA, cioè di una parte dell'opposizione socialdemocratica, e soprattutto del consenso politico di tutti, compresi SYRIZA e PASOK, agli impegni sopraccitati che il governo di Nuova Democrazia attuerà. In questo contesto e sulla base del risultato elettorale odierno, si avvieranno processi in SYRIZA e forse anche nel PASOK, oltre che in altre forze politiche minori.

La presenza di deputati di estrema destra e fascisti in Parlamento è senza dubbio un altro sviluppo negativo di queste elezioni. Si dimostra ancora una volta che le radici del nazifascismo si trovano nel sistema borghese e nello Stato e sono profonde; ci sono vari gruppi e interessi che le sostengono. Dopo tutto, questo sistema di sfruttamento putrescente dà origine al fascismo-nazismo.

Si conferma che il nazifascismo, per la sua natura, non può essere affrontato con alcune misure legislative, che di fatto aprono strade pericolose. È una questione che riguarda il movimento operaio e popolare. Il KKE continuerà a lottare in questa direzione, come ha fatto per tutto il periodo precedente.

Il KKE lotterà insieme a migliaia di lavoratori e giovani che stanno abbandonando l'immobilismo della socialdemocrazia e degli altri partiti borghesi, per rinvigorire la speranza. Stasera facciamo appello a tutti loro per la solidarietà e l'azione comune.

La risposta sta nel rafforzare la spinta della contestazione alla politica borghese dominante, al suo carattere di classe, ai partiti e ai governi che la servono e dello Stato del capitale, una spinta che non cerchi nuovi salvatori nell'alternanza al governo ma che cerchi una soluzione ai problemi di oggi attraverso la lotta organizzata, la partecipazione al movimento, l'azione collettiva e la lotta di classe.

Perché il nostro popolo sorrida ancora di più, perché l'ottimismo cresca, perché la speranza si ravvivi.

Perché la speranza sta in un KKE forte!

Auguriamo a tutti forza e salute! Domani ci incontreremo di nuovo nelle lotte. Ce la faremo!"

 

Traduzione da Resistenze.org