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Comunicato stampa del KKE

Sulla riunione plenaria dei partiti della "Iniziativa Comunista Europea" in teleconferenza

Iniziativa Comunista Europea: un nuovo impulso per rispondere alle complesse esigenze di lotta in condizioni di pandemia e intensificazione della competizione, affinchè non siano i popoli a pagare la crisi capitalista.


Domenica 13 dicembre si è svolta in teleconferenza la riunione plenaria dei partiti della Iniziativa Comunista Europea (ICE). La delegazione del KKE era composta da: Giorgios Marinos, membro dell'UP del CC del KKE; Elisseos Vagenas, membro del CC e capo della Sezione Relazioni Internazionali del CC; Kostas Papadakis, membro del CC e MEP; Lefteris Nikolaou-Alavanos, membro della Sezione Relazioni Internazionali del CC e MEP; Aris Evangelidis, membro della Sezione Relazioni Internazionali del CC.

Alla teleconferenza hanno partecipato i seguenti partiti: Partito del Lavoro d'Austria, Unione dei Comunisti in Bulgaria, Partito Socialista dei Lavoratori di Croazia, Partito Comunista in Danimarca, Partito Comunista dei Lavoratori - Per la Pace e il Socialismo (Finlandia), Partito Comunista Rivoluzionario di Francia, Polo per la Rinascita Comunista in Francia, Partito Comunista Unificato di Georgia, Partito Comunista di Grecia, Partito dei Lavoratori Ungherese, Partito dei Lavoratori d'Irlanda, Partito Comunista (Italia), Partito Socialista di Lettonia, Partito Comunista di Norvegia, Partito Comunista di Polonia, Partito Comunista Operaio Russo, Partito Comunista dell'Unione Sovietica, Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia, Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna, Partito Comunista di Svezia, Partito Comunista di Turchia, Unione dei Comunisti d'Ucraina.

 

All'inizio della teleconferenza, Kostas Papadakis, membro del CC ed eurodeputato del KKE, ha presentato i punti chiave del discorso introduttivo della Segreteria dell'ICE.

Durante la plenaria, i partiti hanno discusso l'evoluzione della pandemia che ha drammatiche conseguenze per i popoli, con migliaia di morti e casi in tutti i paesi, con le inaccettabili condizioni diffuse nei sistemi sanitari pubblici, la loro mercificazione basata sul criterio del profitto che ha portato numerose infezioni per la mancanza di misure efficaci da parte dei governi e dell'UE. Inoltre, i Partiti hanno discusso della necessità di intensificare la lotta per un sistema sanitario esclusivamente pubblico e gratuito, l'assunzione di medici e infermieri stabili, la requisizione delle cliniche private senza indennizzo, l'adozione di misure efficaci nei luoghi di lavoro, mezzi di trasporto, case di cura, ecc. In particolare, hanno sottolineato che questa situazione inamissibile non dovrebbe esser oscurata dalla promessa del vaccino, sottolineando che sia sicuro e gratuito, rilevando che è in atto una feroce competizione tra i monopoli per il controllo del mercato dei vaccini. Hanno anche sottolineato che in queste circostanze, si è distinto l'esempio di Cuba, la superiorità del suo sistema sanitario, nonché la sua attitudine internazionalista, confermata dalla campagna per l'assegnazione del Premio Nobel della Pace ai medici cubani.

Inoltre hanno discusso delle gravi conseguenze per la classe operaia e gli altri strati popolari poveri per lo scoppio della crisi capitalista, accelerata dalla pandemia, che ha causato milioni di disoccupati, sospensioni dal lavoro, telelavoro, intensificazione del lavoro e insicurezza generalizzata. Hanno esaminato la profondità della crisi e la sua tempistica, così come i piani antipopolari dei governi borghesi e dell'UE, che fanno uso di nuovi meccanismi e misure antioperaie che saranno finanziate dai miliardi del cosiddetto Recovery Found per sostenere la competitività e la reddittività dei gruppi imprenditoriali.

Hanno inoltre evidenziato i compiti dei partiti comunisti nel guidare la lotta in modo che il popolo non paghi le conseguenze della crisi capitalista, per intraprendere le lotte contro l'attacco ai diritti del lavoro e alla sicurezza sociale, ai salari e pensioni, per rispondere con decisione alla repressione e all'anticomunismo.

Su questo terreno, i partiti dell'ICE hanno valutato la feroce competizione capitalista in corso e i piani pericolosi, con nuovi interventi imperialisti e accordi perniciosi per i popoli avviati dall'UE, USA, NATO nella loro competizione con Cina e Russia, in una serie di regioni in cui sono in gioco interessi strategici sul controllo dei mercati, sulle rotte di trasporto dell'energia, ecc. Hanno anche sottolineato che non dovrebbero esserci illusioni sul ruolo dell'amministrazione Biden, che continuerà a difendere gli interessi della borghesia statunitense a spese del popolo.

Giorgios Marinos, membro dell'UP del CC del KKE, ha osservato nel suo discorso di chiusura che di fronte a questi rapidi e pericolosi sviluppi per i popoli, i partiti della ICE dovrebbero intensificare i loro sforzi in ogni paese, contribuendo al progresso della lotta di classe, al rafforzamento dei loro legami con la classe operaia dei loro paesi e ad intraprendere nuove iniziative militanti e interventi dell'ICE nel prossimo periodo.

Allo stesso tempo, la sessione plenaria dell'ICE ha discusso una serie di questioni organizzative e ha approvato la nuova composizione del Segretariato, che includerà i seguenti partiti: il Partito del Lavoro d'Austria, il Partito Comunista di Grecia, il Partito dei Lavoratori Ungheresi, Partito Comunista (Italia), Partito Socialista di Lettonia, Partito Comunista di Polonia, Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna, Partito Comunista di Svezia e Partito Comunista di Turchia.

14/12/2020

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare