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Sciopero nazionale di 24 ore e manifestazioni in oltre 50 città

Con un nuovo sciopero a livello nazionale e manifestazioni in dozzine di città, il 2 ottobre sono continuate le mobilitazioni contro il disegno di legge anti-popolare promosso dal governo di Nuova Democrazia in nome dello "sviluppo". Federazioni settoriali, centri di lavoro e sindacati, proseguendo lo sciopero del 24/9, hanno affrontato ancora una volta il governo, i datori di lavoro e il ruolo deleterio della leadership del GSEE.

Ad Atene ha avuto luogo una manifestazione di massa del Fronte militante di tutti i lavoratori (PAME), seguita da una marcia verso il Parlamento, mentre analoghe manifestazioni di sciopero hanno avuto luogo in oltre 50 città in tutta la Grecia.

Parlando alla manifestazione, Giannis Tasioulas, presidente della Federazione dei lavoratori edili, ha denunciato la natura anti-operaia della nuova riforma che prevede un attacco contro orari di lavoro fissi, contro salari minimi e medi, mentre annuncia esenzioni per i datori di lavoro che non versano contributi assicurativi nei Fondi, l'invariabilità del già basso salario minimo attraverso le famigerate "eccezioni" possibili in qualsiasi Contratto Collettivo sottoscritto, nonché un ulteriore attacco contro i sindacati e il diritto di sciopero.

Inoltre, Tasioulas ha condannato l'accordo del governo con gli Stati Uniti e la NATO, stipulato non certo nell'interesse dei lavoratori.

Ha espresso la solidarietà dei sindacati con immigrati e rifugiati.

G. Tasioulas ha concluso il suo discorso sostenendo che: "Non è un caso che i datori di lavoro e la mafia sindacale si accaniscano contro il comunismo. Né che i partiti borghesi approfittino di ogni opportunità per vomitare il loro veleno nell'anticomunismo. Né è una coincidenza che le risoluzioni dell'UE che distorcono la storia dei popoli, equiparando il nazismo e il fascismo al comunismo, siano state co-firmate da forze liberali, di centro e pseudosinistra. Tutto ciò è funzionale ai loro interessi. Attaccare la classe lavoratrice e gli strati popolari nel loro insieme. L'esperienza storica dimostra che l'anticomunismo è la preparazione delle forze del capitale di una lotta generalizzata per colpire i lavoratori. Ognuno di noi ne deve tenere conto seriamente. Non scendiamo a compromessi. Non deponiamo le armi in battaglia. Attraverso la nostra lotta imporremo la giustizia".

 

 

 

Il SG del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas, presente alla manifestazione di sciopero del PAME a Propilei, ha dichiarato: "Il minimo che il governo deve fare in questo momento è ritirare questo vergognoso disegno di legge, un disegno di legge che mina ulteriormente la contrattazione collettiva, che tenta di mettere la museruola al movimento sindacale, colpisce i diritti vitali del lavoro e le conquiste raggiunte in molti anni".

 

STRIKE 02.10.2019

 

03.10.2019

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare